regione-siciliana.png

Habitat, Fauna e Flora > Fauna

Nella Riserva la fauna è ben rappresentata, caratterizzata, nei boschi e nelle praterie, da un’avifauna stanziale varia e ricca (Cincia, Assiolo, Sparviero, Barbagianni, Gufo, Civetta, Allocco, ecc.), mammiferi (Volpe, Gatto selvatico, Martora, Donnola, Ghiro, Topo quercino, ecc.) e numerosi artropodi endemici. Nelle acque del Torrente Licopeti è presente la Trota endemica. Notevole, inoltre, la presenza di rapaci diurni, quali la rara Aquila reale, il Falco pellegrino, il Lodolaio, la Poiana, il Gheppio, ecc.

Uccelli

Tra gli Uccelli sono presenti rapaci quali l’Aquila reale (Aquila chrysaetos), il Falco pellegrino (Falco peregrinus) ed il Nibbio reale (Milvus milvus). Interessante è anche la presenza del Succiacapre (Caprimulgus europaeus), la Tottavilla (Lullula arborea).

Copyright: Michele Ungaro
Copyright: Mariomassone - WIkimedia Commons

Mammiferi

Tra i Mammiferi nella Riserva è presente la Donnola (Mustela nivalis), il Gatto selvatico (Felis silvestris), la Lepre italica (Lepus corsicanus) ed il Moscardino (Muscardinus avellanarius); particolare interesse suscita la presenza dell’endemico Toporagno siciliano (Crocidura sicula)

Anfibi e Rettili

Copyright: Crisafulli, Picone
Copyright: Cosimo Baviera

La fauna italiana (marina, terrestre e d’acqua dolce) è stimata in oltre 60.000 specie, di cui circa il 98% costituita da Invertebrati e il rimanente da circa 1.300 specie di Vertebrati. Il phylum più ricco è quello degli Artropodi, con quasi 50.000 specie, in buona parte appartenenti alla classe degli Insetti, in particolare Coleotteri (12.000 specie circa) (Fonte ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Altri artropodi endemici

Ordine: Rhynchota

Famiglia: Cicadellidae

Adarrus messinicus

 

Ordine: Coleoptera

Famiglia: Carabidae

Chlaenius borgiai, Philorzhizus brandmayri

Famiglia: Curculionidae

Leiosoma scrobiferum scrobiferum, Pseudomeira vitalei, Pseudomeira erinacea (Bellò & Baviera, 2011), Solariola pesarinii (Baviera, 2015)

Famiglia: Lucanidae

Aesalus scarabaeoides ssp. siculus (Baviera, 2008)

Famiglia: Pselaphidae

Bryaxis marinae, Euplectus bonvouloiri siculus, Faronus siculus, Pselaphogenius peloritanus

Famiglia: Scarabaeidae

Gnorimus decempunctatus 

Famiglia: Staphylinidae

Eusphalerum aetolicum

Copyright: Michele Ungaro

Aquila reale

Aquila chrysaetos

Biologia – Nidifica su pareti rocciose, purché indisturbate e con nicchie sufficientemente grandi da riparare il nido da eventi meteorologici avversi (precipitazioni o eccessiva insolazione), normalmente poste al di sotto dei territori di caccia. Le uova vengono in genere deposte in marzo e aprile. L’incubazione dura circa 43-45 giorni. La schiusa avviene entro metà-fine maggio. I giovani si involano a circa 75-80 giorni d’età, fra la prima e la terza decade di luglio, al più tardi entro la metà d’agosto. I giovani abbandonano il nido dopo 11-12 settimane e seguono i genitori fino all’inizio dell’inverno.

Distribuzione – Presente in Italia su Alpi e Appennini, in Sicilia e Sardegna. Ha un areale ampio, ma il numero di individui maturi è stimato in 972-1094, di cui in Sicilia 41-53.

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa degli Uccelli nidificanti in Italia (2021) quale specie NT (quasi minacciata)

Copyright: Carlos Delgado - Wikimedia Commons

Falco Pellegrino

Falco peregrinus

Biologia – Specie tipicamente rupicola, nidifica in zone dove sono presenti pareti rocciose. In volo è l’animale più veloce, in grado di superare 320 km/h quando si lancia in picchiata per cacciare, chiudendo le ali attorno al corpo per aumentare le capacità aerodinamiche. Depone, tra la fine di febbraio e l’inizio di aprile, dalle 2 alle 4 uova. La cova è portata avanti sia dal maschio che dalla femmina e la coppia rimane unita per la vita.

Distribuzione – Popolazione Stimata in 826-1048 coppie (Brichetti & Fracasso 2003) e in aumento (50-79% dal 1990 al 2000, BirdLife International 2004).

Conservazione e tutela –Inclusa nella Lista Rossa degli Uccelli nidificanti in Italia (2021) quale specie LC (minor preoccupazione).

Copyright: Hans Hillewaert - Wikimedia Commons

Nibbio Reale

Milvus milvus

Biologia – Il nibbio reale è un rapace che raggiunge una lunghezza di 60 cm ed ha un’apertura alare tra i 160 e i 180 centimetri. Ha coda forcuta lunga con colori più chiari. Mentre plana ruota spesso la coda in varie direzioni. I colori vanno tra il bruno – rosso scuro ed il marrone chiaro, negli individui giovani sono più chiari. La deposizione delle uova avviene in aprile-maggio in numero di 2-3 (1-4). La femmina viene alimentata dal maschio durante l’incubazione delle uova nelle prime tre settimane successive alla schiusa.

Distribuzione – In Italia la specie nidifica nelle regioni meridionali e nelle due isole maggiori. La popolazione è stimata in 600-800 individui maturi e presenta un trend che risulta stabile, sebbene in Sicilia risulti quasi estinto.

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa degli Uccelli nidificanti in Italia (2021) quale specie VU (vulnerabile)

Copyright: Mariomassone - WIkimedia Commons

Donnola

Mustela nivalis

Biologia – La donnola è un mammifero lungo circa 30 centimetri, di cui 4 centimetri di coda. Ha un corpo snello e allungato, flessuoso, con zampe molto corte con cinque dita, la coda è piuttosto corta e non molto folta; il muso è corto, di forma triangolare e appuntito, con occhi piccoli e orecchie piccole e tondeggianti. Come tutti i mustelidi mostra dimorfismo sessuale nelle dimensioni, i maschi sono più grandi delle femmine di circa un terzo. Specie a grande valenza ecologica, popola una grande varietà di ambienti, vive nei boschi, nelle radure, nelle zone cespugliate, ecc. Animale generalmente solitario e territoriale. È carnivora, particolarmente agile ed aggressiva, colpisce la sua preda senza difficoltà con movimenti molto veloci, al collo e alla nuca sostenendosi con le unghie degli arti anteriori. La tana può trovarsi all’interno di tronchi cavi, sotto cataste di sassi e di legna, all’interno di muri. Può vivere fino circa 10 anni, ma in natura raramente supera i 2 anni di età.

Distribuzione – Popola una grande varietà di ambienti, dalla pianura alla montagna, dove si spinge fin oltre i 2.000 m s.l.m. Frequenta terreni coltivati, zone cespugliate, sassaie, boschi, praterie aride, pascoli d’alta quota, ecc.

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa dei Vertebrati italiani (2022) quale specie LC (minor preoccupazione).

Copyright: icciminna.edu.it

Volpe

Vulpes vulpes

Biologia – La volpe misura in lunghezza da 65 a 75 cm, per un peso che varia dai 3 ai 15 kg. La coda è lunga da 35 a 45 cm, molto folta. Presenta una grande variabilità; il manto, spesso rossiccio, va dal giallo al marrone, a seconda degli individui e dell’area geografica. La regione ventrale è bianco-grigia. Il muso è allungato e le orecchie sono triangolari ed estremamente mobili. Comunica con i propri simili attraverso segnali visivi, olfattivi e vocalizzazioni. Nonostante sia classificata come carnivora è un animale onnivoro.

Distribuzione – Specie presente in una grande varietà di ambienti. Vive solitamente in coppia o in piccoli gruppi.

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa dei Vertebrati italiani (2022) quale specie LC (minor preoccupazione).

Copyright: Björn Schulz - WIkimedia Commons

Moscardino

Muscardinus avellanarius

Biologia – Mammifero di piccole dimensioni, peso tra 15 e 40 grammi, lunghezza corpo 6-9 cm e coda di 5,5-7,7 cm. Il mantello si presenta di colore bruno-rossiccio, più chiaro nella parte inferiore. Capo con occhi neri sporgenti, orecchie piccole. Zampe con dita munite di unghie e cuscinetti plantari, e coda parzialmente prensile consentono all’animale una notevole agilità. Il moscardino è animale difficile da osservare, è attivo di notte nel periodo Marzo-Ottobre, mentre passa l’inverno in letargo.

Distribuzione – Presente in ambienti ricchi di vegetazione arbustiva, nel bosco e nella macchia mediterranea, anche nei coltivi.

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa dei Vertebrati italiani (2022) quale specie LC (minor preoccupazione).

Copyright: Crisafulli, Picone

Ramarro occidentale

Lacerta bilineata

Biologia – Ha un corpo lungo e solido ed è riconoscibile grazie ai colori accesi che vanno dal verde al blu. Può raggiungere anche i 45 centimetri di lunghezza compresa la coda ed è, infatti, tra le lucertole più grandi del nostro paese. La livrea del maschio è verde con striature nero-brunastre sul dorso e gialle sul ventre; nella stagione riproduttiva la gola diventa di colore azzurro intenso. La femmina è di colore dal verde al beige. Le zampe sono dotate di cinque dita munite di piccoli artigli.

Distribuzione – Generalmente predilige ambienti di transizione tra prati e boschi, ma si può avvistare anche in zone completamente boschive, a patto che siano comunque sufficientemente soleggiate.

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa dei Vertebrati italiani (2022) quale specie LC (minor preoccupazione).

Copyright: Felix Reimann - WIkimedia Commons

Vipera

Vipera aspis

Biologia L’aspide è dotato di un apparato velenifero, con il cui veleno paralizza le prede, per questo risulta pericolosa per l’uomo (ma in genere attacca per difesa o quando viene molestata).

Lunga al massimo 80 cm, presenta  testa di forma triangolare, piatta, ben distinta dal collo e ricoperta da placche piccole ed irregolari, con l’apice del muso leggermente rivolto all’insù, ed occhi di dimensione media con la pupilla verticale ellittica. La coda è nettamente distinta dal corpo, caratteristica tipica della vipera e che la differenzia, tra le altre cose, dagli innocui colubridi.

La colorazione varia a seconda dell’individuo dal nero (raro) alle varie tonalità di marrone, rossiccio e grigio e concede la possibilità al rettile di confondersi nell’ambiente in cui vive. Anche il disegno dorsale cambia da soggetto a soggetto, con strisce a zig-zag, macchiette separate o colorazione quasi uniforme. L’aspetto generale è più tozzo che negli altri serpenti a causa delle piccole dimensioni e della coda molto corta.
Il veleno viene prodotto da speciali ghiandole velenifere poste in fondo al palato e inoculano attraverso i due denti che sono cavi al loro interno. La Vipera è ovovivipara; nascono da 6 a 8 piccoli di 20 cm, completi già di ghiandole velenifere.

Distribuzione – Animale territoriale vive in luoghi freschi ed assolati, prediligendo ambienti poveri di vegetazione, prati, pascoli.

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa dei Vertebrati italiani (2022) quale specie LC (minor preoccupazione).

Copyright: Benny Trapp - WIkimedia Commons

Raganella italiana

Hyla intermedia

Biologia – La raganella è insettivora, si nutre di artropodi e altri invertebrati terricoli. Conduce vita arboricola, grazie anche ai dischi adesivi presenti sulla parte terminale delle dita che le permettono di arrampicarsi facilmente. Anfibio che raggiunge una lunghezza di 4–5 cm, con la pelle liscia e l’inconfondibile colore verde uniforme delle parti superiori. Può deporre poche centinaia di uova, unite in piccoli ammassi che si attaccano prevalentemente su delle piante acquatiche. Il girino alla fine della metamorfosi sviluppa zampe, polmoni per respirare fuori dall’acqua, perde la coda e cambia regime alimentare passando da detritivoro a carnivoro. La raganella va in letargo d’inverno ed hanno una vita media di 3-5 anni.

Distribuzione – Specie sub-endemica dell’ Italia peninsulare e della Sicilia.

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa dei Vertebrati italiani (2022) quale specie LC (minor preoccupazione).

Copyright: Calogero Muscarella

Gnorimus decempunctatus

Gnorimus decempunctatus

Biologia – Coleottero di dimensioni medie, tra i 16 e i 22 mm di lunghezza. Presenta un corpo ovale e robusto dal colore variabile tra il nero, il marrone ed il rossiccio. Sulle elitre presenta dei puntini bianchi. Le larve si sviluppano nel legno in decomposizione di faggi e querce, di cui si nutrono per tutta la durata dello stadio, per circa 2 anni, fino al momento della trasformazione in pupa.

Distribuzione – Questa specie saproxilica è endemica di Sicilia dove appare in rarefazione all’interno di un areale ristretto e molto frammentato. Il suo habitat è rappresentato da vecchi alberi di latifoglie.

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa dei coleotteri saproxilici italiani (2014)  quale specie EN (in pericolo)

Copyright: Cosimo Baviera

Aesalus scarabaeoides siculus

Aesalus scarabaeoides siculus

Biologia – Coleottero di piccole dimensioni: massima lunghezza 7,20 mm; massima larghezza 3,6 mm. Presenta un corpo con forma ovale, un po’ allungata, fortemente convessa, di colore rosso mattone. Elitre brevemente allungate, convesse, con setole disposte in file longitudinali. La larva ha un regime alimentare xilosaprofago e lo sviluppo dura tre anni. I nuovi adulti si formano nella tarda estate del terzo anno, una volta fuoriusciti dalla cella pupale, non svernano e la vita immaginale è di breve durata.

Distribuzione – Specie localizzata nel Bosco di Malabotta, solo in lembi di boschi primari con elevata umidità e piante secolari di Quercus cerris. Rappresenta un interessante paleoendemismo, ma in rarefazione all’interno di un areale ristretto.

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa dei coleotteri saproxilici italiani (2014) quale specie CR (in pericolo critico).

La Riserva Naturale Orientata del Bosco di Malabotta è, prima di tutto, una Riserva Naturale protetta, curata ed a tua disposizione tutto l’anno: vivila e rispettala.

Esplora anche: